06/06/11

Contributi per progetti di riqualificazione e valorizzazione delle imprese commerciali – 30-06-11

La Regione Marche mira alla realizzazione di progetti relativi alla riqualificazione e alla valorizzazione commerciale di aree, vie o piazze, con particolare riguardo ai centri storici, zone pedonalizzate e a traffico limitato.
I soggetti beneficiari sono:
a) micro, piccole e medie imprese commerciali di vendita al dettaglio;
b) micro, piccole e medie imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Il contributo regionale è concesso nella forma di conto capitale ed è pari al 20% della spesa riconosciuta ammissibile.
Non sono finanziabili gli investimenti mobiliari ed immobiliari, realizzati mediante operazioni di locazione finanziaria (es. leasing).
Gli interventi finanziari devono essere conformi alla regola del “de minimis” ed è vietato cumulare altri contributi pubblici relativi a leggi comunitarie, nazionali e regionali concernenti il medesimo investimento.
La spesa ammissibile, al netto di IVA, non può essere inferiore a Euro 20.000,00 e superiore a Euro 100.000,00.

Non rientrano tra i soggetti beneficiari le imprese che svolgono le seguenti tipologie di attività:

a) tra le attività commerciali:
- attività di vendita non rivolte al pubblico (spacci interni, distributori posti in luoghi privati);
- attività di vendita di merci prodotte in proprio (agricoltori, artigiani, ecc.);
- attività di farmacie salvo le parti di attività commerciali derivanti da SCIA ai sensi della L.R. n. 27/09 o da autorizzazioni comunali per tabelle speciali di cui al DM n. 375/98;
- attività che prevedono trasformazione di prodotti;
- attività di rivendita di carburanti (impianti di distribuzione carburanti) ad eccezione delle attività tipiche del commercio annesse all’attività principale (esercizi di vicinato, SAB, giornali e riviste);
- attività di noleggio, salvo vi sia l’autorizzazione a vendita delle merci;
- attività di commercio all’ingrosso;
- attività di commercio su aree pubbliche che non operano con strutture stabilmente fissate al suolo quali box o chioschi.

b) tra le attività di somministrazione di alimenti e bevande:
- attività svolte da circoli privati e mense (quindi ad uso interno o comunque limitato a determinate categorie ed utenze);
- attività artigianali per la produzione propria;

c) le forme speciali di vendita di cui al titolo II sezione II della L.R. n. 27/09.

Il volume di affari non deve essere superiore ad € 2.000.000,00 per le imprese commerciali al dettaglio e per le imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Nel caso di nuova impresa il volume d’affari non va indicato.
Nel caso di subentro nell’attività va indicato il volume d’affari della ditta cedente.

Sono ammessi a contributo gli interventi relativi a:
- Costruzione, acquisto, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, nonché ampliamento dei locali adibiti o da adibire ad attività commerciale e al deposito delle merci (le spese relative al deposito merci sono ammissibili a contributo anche se il deposito non è contiguo all’unità locale);
- Attrezzature fisse e mobili strettamente inerenti l’attività di vendita e/o di somministrazione di alimenti e bevande;
- Arredi strettamente inerenti l’attività di vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande (ad eccezione di complementi di arredo, suppellettili e stoviglie, e quant’altro non strettamente funzionale all’attività da incentivare).

Le spese ammissibili per ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria:
- demolizione pavimenti, massetti, rivestimenti, tramezzi, solai, ecc;
- rifacimento pavimenti, massetti, rivestimenti, tramezzi, solai, ecc (con qualsiasi tipo di materiali);
 - rimozione infissi, porte interne ed esterne, e relativa fornitura e posa in opera di nuove;
- impianti generici (riscaldamento, condizionamento);
- impianti specifici (igienici, impianti elettrici, impianti telefonici, citofoni, campanelli e simili, sistemi di sicurezza, ascensori, montacarichi,);
- rifacimento vetrina;
- rifacimento insegna;
- tinteggiatura locali interna ed esterna.

Le spese ammissibili per attrezzature ed arredi:
- banconi;
- scaffalature;
- cucine, frigoriferi, forni, macchina da caffé, apparecchi ed attrezzature varie pertinenti solamente all’attività di somministrazione di alimenti e bevande;
- registratori di cassa;
- casseforti;
- personal computer (fissi ), stampanti, fax,;
- attrezzatura varia (pentole, vassoi e contenitori, espositori, manichini, ecc.) strettamente  pertinente l’attività (es. il pentolame è spesa ammissibile per un’attività di somministrazione di alimenti e bevande e non per un’attività alimentare, ecc.);
- mobili di arredo (strettamente pertinenti l’attività);
- attrezzatura spazi esterni (tavoli, sedie, ombrelloni) solo per la somministrazione di alimenti e bevande, purché autorizzati.

 Ulteriori tipologie di spese:
-  programmi informatici strettamente legati all’attività;
- sistemi di pagamento con moneta elettronica. Rientrano in tale tipologia di spesa l’acquisto dell’hardware ed il relativo software di sistema, nonché il software applicativo. Sono escluse le spese di noleggio delle apparecchiature, quelle dei canoni, ecc.

Tutte i beni devono essere di nuova fabbricazione.

Non rientrano tra le spese ammissibili:
- l’acquisto dei veicoli;
- acquisto di beni usati;
- le spese accessorie quali, a titolo di esempio, quelle relative: alla imposta IVA, alla stipula dei contratti per la fornitura di luce, gas ed acqua, gli oneri di urbanizzazione, alle spese notarili, alla registrazione degli atti, alle spese tecniche per la predisposizione di atti comunali (DIA/SCIA, cambio di destinazione d’uso, ecc.);
- acquisto di PC portatili, Notebook o assimilati;
- spese sostenute in leasing;
- telefonia mobile;
- fatture/ricevute di importo inferiore ad € 100,00, IVA esclusa;
- interessi passivi;
- complementi d’arredo, a titolo di esempio: soprammobili, quadri, tappeti, ecc;
- suppellettili varie e quant’altro non strettamente funzionale all’attività da incentivare;
- piante, vasi, fiori, ecc.;
- distributori automatici;
- stoviglie, posate, biancheria, ecc.

Non rientrano, inoltre, le spese sostenute per l’acquisto di aziende, sia per quanto riguarda l’avviamento che l’acquisto di attrezzature ed arredi.
Non sono altresì ammissibili i costi di progettazione, di direzione dei lavori e di consulenza.
Tutti i progetti ammessi a finanziamento devono essere ultimati entro sei mesi dalla data di pubblicazione sul B.U.R. della graduatoria, salvo proroga per causa di forza maggiore
Sono ammessi a finanziamento anche i progetti già realizzati a far data dal 01.01.2010

I contributi sono concessi secondo il seguente ordine di priorità:
a) Esercizi commerciali, ubicati nei centri storici, aree pedonali o zone a traffico limitato.
b) Esercizi commerciali che siano attivi da più di tre anni alla data di presentazione della domanda (nei casi di subentro viene considerata la data di inizio attività del cedente).
c) Esercizi commerciali i cui titolari abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni. Per le società in nome collettivo e le società di fatto i titolari sono tutti i soci. Per le società in accomandita semplice il titolare è un socio accomandatario.
d) Esercizi commerciali i cui titolari siano organizzati in forma di ditta individuale o società di persone con un numero di soci non superiore a tre.
e) Esercizi commerciali nei quali sono stati eseguiti lavori e acquisti, regolarmente fatturati, nella misura pari o superiore al 70% dell’investimento preventivato, alla data di presentazione della domanda
f) Esercizi commerciali nei quali sono stati completati i lavori e gli acquisti, regolarmente fatturati al 100%
g) Esercizi commerciali che non hanno mai percepito contributi pubblici relativi a leggi comunitarie, nazionali e regionali (es. l. 449/97, c/interesse ecc.) concernenti la medesima unità locale
h) Esercizi commerciali nei quali il titolare (se ditta individuale) o legale rappresentante (se società) è donna.

Le domande vanno presentate entro il 30-06-2011.